BIG EYES, LA FORZA INTERIORE DI MARGARET KEANE IN UN FILM DI TIM BURTON

La locandina del film

LONDRA. Big Eyes è una pellicola statunitense del 2018 diretta da Tim Burton che vede Amy Adams nei panni della pittrice Margaret Keane, e Christoph Waltz in quelli del marito Walter Keane, ritenuto per tanti anni autore delle tele della moglie. Il titolo prende spunto dagli occhi grandi, profondi ed espressivi delle figure, soprattutto tenere bambine, che connotano la produzione dell’artista.

La donna, pur avendo un grande talento, agli inizi della sua carriera non viene apprezzata. Il marito riesce, invece, a proporre i dipinti a importanti committenti facendo credere di esserne l’autore.

All’apice del successo, l’uomo la costringe in un oscuro anonimato in cui Margaret deve dipingere senza sosta.

Quando il rapporto si deteriora e infrange definitivamente, l’artista troverà faticosamente la forza per affrancarsi e per dimostrare, nella memorabile scena finale, che i quadri dipinti in tanti anni sono suoi e non del marito.

Si tratta di un film davvero godibile, interpretato in maniera davvero convincente dai protagonisti, che nasconde numerosi colpi di scena.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI, riproduzione del testo riservata

Il trailier del film

Questa la trama completa del film: Dick Nolan, giornalista all’interno di un giornale scandalistico, è il narratore di questa storia che parte col racconto di Margaret Ulbrich la quale nel 1958 decide di scappare dalla sua abitazione in California assieme alla figlia Jane per dirigersi a San Francisco, in quanto non riesce più a sostenere la sua relazione col marito Frank. Si trasferisce a San Francisco in cerca di lavoro ma purtroppo, nonostante il suo grande talento come pittrice, le possibilità di trovare un’occupazione sono pochissime. Inizia a fare la decoratrice in una fabbrica di mobili e per arrotondare realizza ritratti per la strada. È lì che viene a conoscenza di un altro pittore di strada di nome Walter Keane, il quale cerca di approcciarsi a Margaret, per la quale prova una forte attrazione. Walter è un agente immobiliare e come hobby dipinge dei vicoli di Parigi, città nella quale afferma di aver vissuto a lungo e dove ha effettuato i suoi studi in una delle più importanti Università artistiche, mentre Margaret si fa notare per una caratteristica particolare che consiste nel dipingere soggetti femminili di tenera età, spesso corrispondenti alla figlia Jane, con occhi di dimensioni sproporzionate al resto del corpo per sottolineare che quella parte del corpo riesce a caratterizzare al meglio i soggetti delle tele. I due cominciano a conoscersi e Walter, dopo che l’ex marito di Margaret pretende che le venga assegnata la figlia Jane, propone a Margaret di sposarlo. Anche se appare tutto molto affrettato Margaret, affascinata dal carisma e dall’intraprendenza di Walter, decide di sposarlo. I due si sposano nelle Hawaii e il primo periodo di nozze è felice e roseo. Walter è letteralmente affascinato dallo stile di pittura di Margaret e vorrebbe che i suoi quadri venissero esposti in importanti gallerie d’arte, le quali rifiutano ogni proposta a causa dell’affermarsi dell’arte astratta. Durante una serata in un famoso locale della zona Walter chiede al proprietario Enrico Banducci di poter esporre i suoi quadri e quelli della moglie. Banducci glielo concede, dedicandogli però solo il corridoio diretto verso i bagni del locale, scatenando le ire di Walter, il quale discute in maniera accesa con Banducci scaraventandogli addirittura uno dei quadri di sua moglie in testa. L’avvenimento suscita grande scalpore, e il giornalista Dick Nolan si interessa della storia. La gente incuriosita si reca con molta più frequenza all’interno del locale per ammirare le opere esposte. Walter nota che la maggior parte delle attenzioni del pubblico sono rivolte verso i dipinti di Margaret, e quindi, approfittando del fatto che molti quadri di Margaret sono stati firmati col cognome acquisito “Keane”, decide di appropriarsi fraudolentemente della paternità di queste opere, affermando di essere lui il vero autore. Questo perché, grazie alla sua spigliatezza, ha una capacità notevole di concludere affari importanti. Margaret scopre lo stratagemma di Walter e, nonostante sia enormemente delusa e tenti di opporsi, accetta questa situazione, poiché il guadagno economico risulta costante e inarrestabile. Ormai le opere di Margaret, attribuite a Walter, sono famosissime, e il marito le spinge privilegiandone il lato commerciale, giungendo al punto in cui ne vengono addirittura vendute delle copie nei supermercati. Nel frattempo la relazione tra Margaret e Walter è sempre più in crisi e Margaret non riesce più ad accettare questa drammatica situazione. Ribellarsi alla sete di guadagno e di successo e alla malvagità di Walter non è facile e, per farlo, Margaret deve trovare in sé stessa una grande forza interiore mai avuta sino ad ora. Inoltre Margaret, a seguito della conoscenza di alcuni Testimoni di Geova e sollecitata dalla fondamentale importanza di condurre una vita eticamente corretta, scopre che le bugie di Walter riguardano anche molti aspetti della sua vita raccontati alla moglie. Infine Walter e Margaret, su richiesta della donna, si recano presso il tribunale delle Hawaii. Dopo essersi sottoposti a una prova, consistente nel dover dipingere davanti alla corte del tribunale, viene riconosciuta la paternità delle opere dagli “occhi pazzi” alla donna. (Testo tratto da Wikipedia in quanto disponibile secondo la licenza Creative Commons)